Soltanto domani arriverà la decisione della BCE rispetto al mantenimento oppure la fine del Quantative Easing che dovrebbe andare a scadenza il 31 marzo del prossimo anno. Come si sa, il Qe consiste nell’acquisto da parte della Banca Centrale Europea di Asset degli Stati membri dell’Eurozona al fine di dare sostegno all’economia, per un valore di 80 miliardi di Euro mensili.
Da parte della Germania c’è una forte pressione affinché la BCE cessi tale azione economico – finanziaria ma la situazione economica di molti Paesi Europei, con le difficoltà che non si riesce a superare, imporrebbe un mantenimento del Qe. E’ altamente probabile che, nonostante la spinta contraria tedesca, Mario Draghi, Presidente della BCE, decida per il mantenimento ma non è affatto certo che il livello di acquisto dei titoli nazionali prosegua con la medesima entità.
Intanto gli investitori internazionali mostrano la loro fiducia sul mantenimento del Qe, anche se ridimensionato, tenendo alto il livello degli scambi. Un abbandono di questo strumento finanziario significherebbe un colpo pesante per le economie nazionali più deboli con un pericoloso rialzo dello Spread. Si vedrà domani quelle che saranno le decisioni comunicate da Francoforte.