Gelo e neve portati da Burian hanno fatto abbassare le temperature in Italia, ma non è causa delle sindromi influenzali febbrili e dei virus correlati.
Influenza 2018 oggi, colpa di Burian?
Si tende ad associare il freddo invernale con i malanni tipo l’influenza e gli altri sintomi come naso che cola, raffreddore e mal di gola. E’ una credenza comune che nei mesi invernali e autunnali, causa l’abbassamento delle temperature, virus e batteri possano scatenarsi nell’organismo umano. I microrganismi patogeni in inverno circolano meno in realtà, a causa proprio del freddo e del gelo, quindi l’incremento dei casi della terribile influenza 2018 che sta ancora mietendo vittime tra bambini, adulti e anziani. La regione di questo incremento della più terribile sindrome influenzale febbrile degli ultimi anni è appunto la presenza di microrganismi patogeni dormienti, ma che trovano magari un organismo ospite in cui svilupparsi.
Contagio influenza 2018 non per il freddo
Infatti, si comportano come i parassiti: le pulci del cane e del gatto hanno il loro ciclo vitale, ma vanno in una specie di letargo in inverno, nascondendosi tra battiscopa, coperte, tiragraffi e altro. Col riscaldamento acceso, la temperatura torna per loro ideale e attaccano i nostri piccoli amici a quattro zampe. In questo caso, virus e batteri trovano terreno fertile e il contagio è favorito se la persona infettata si reca in ambienti chiusi, come in ufficio e nei mezzi pubblici. Gli sbalzi termici, ovvero passare da un ambiente caldo a uno freddo in maniera troppo frequente indebolisce il nostro organismo e diventa facile preda di virus e batteri. Infatti in estate ci sono dei casi di raffreddore perché si pasa dal caldo torrido ad ambienti chiusi provvisti di aria condizionata a temperatura troppo bassa. Il freddo, in realtà, favorirebbe solamente le complicazioni. Con Burian e il suo gelo, si hanno un incremento di complicazioni respiratorie negli anziani già colpiti dall’influenza o che hanno altre patologie ben più gravi, vale a dire malattie respiratorie, ipertensione e cardiopatie. E’ quindi fondamentale che ora, con la neve che fiocca in tutta Italia, ci si protegga per bene. Anche se fa freddo, meglio moderare la temperatura del riscaldamento fino a 20-21 gradi massimo, coprirsi molto bene e cercare di rafforzare il proprio sistema immunitario mangiando frutta e verdura di stagione e bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. Un organismo ben idratato e soprattutto dei reni ben drenati favoriscono l’eliminazione di scorie e possono rendere difficile agli organismi patogeni di averla vinta. Insomma, non ci si ammala perché ci si è dimenticati cappello e sciarpa, semplicemente il proprio organismo era predisposto ai batteri e ai virus e ora si hanno i primi sintomi.
Come curare i sintomi influenzali febbrili
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