Nell’ultimo decennio, molte famiglie italiane hanno dovuto far fronte a spese impreviste. In questi casi, capita spesso di necessitare di un po’ di liquidità. E le forme alle quali attingere alla stessa, si sono modificate nel corso degli ultimi vent’anni. Il mondo del credito resta, a tutt’oggi, il canale prediletto, ma cresce il numero di persone che si rivolgono a fonti alternative legalmente riconosciute.
L’esempio più calzante, in tal senso, è costituito dai compro oro, che consentono di vendere un bene prezioso, in alcuni casi ormai vetusto o dal significato morale non particolarmente elevato. Un canale ideale se la richiesta di liquidità non è particolarmente elevata, in quanto consente, a differenza di un prestito, di risparmiare sul pagamento degli interessi, delle spese di apertura pratica e di altre voci di costo presenti quando si ricorre al mondo del credito.
Come funziona un compro oro
La diffusione degli esercizi commerciali del settore ha avuto un grande impulso dalla fine degli anni ‘90, riscontrando il parere favorevole di una vasta fetta di consumatori, specie nelle aree a più alta densità di abitazione come quelle metropolitane.
Ma come funziona un compro oro? A differenza di qualsiasi altra attività commerciale, essi non si occupano solo della fase della vendita, in quanto, come dice la parola stessa, possono acquistare degli oggetti preziosi. Una sorta di inversione dei ruoli, dove il cliente è il venditore e l’esercente, invece, è l’acquirente, che fa la propria offerta per acquistare il bene detenuto dal cliente.
Oltre all’oro, la maggior parte di questi esercizi commerciali acquista anche oggetti bagnati da altri metalli nobili, come ad esempio l’argento, che possono essere presenti in qualsiasi tipologia di gioiello. Qualora ci si volesse rivolgere ad un compro oro, è opportuno procedere alla ricerca degli oggetti da vendere, controllando all’interno dei cassetti, dei portagioie, qualche oggetto prezioso funzionale all’ottenimento della liquidità necessaria.
I professionisti del settore compro oro, poi, effettuano una valutazione sugli oggetti loro proposti e, qualora fosse raggiunto un accordo col “cliente/venditore”, liquidano subito quanto pattuito in base a quanto previsto dalla legge: in contanti sino ad un massimo di €.499,00 (soglia mensile), per cifre superiori tramite bonifico bancario alle coordinate indicate dal cliente.
L’importanza del preventivo
È bene ricordare, tuttavia, come la valutazione proposta dev’essere offerta tramite un preventivo, dove il cliente può comprendere, chiaramente, i termini della proposta dell’acquirente. Il preventivo può essere richiesto simultaneamente a più soggetti per effettuare una comparazione delle offerte, deve includere tutti i dati che andremo, ora, ad elencare.
Devono essere assolutamente indicati, in primis, tutti i dati essenziali del metallo, come caratura, peso, descrizione e valutazione degli oggetti valutati. Nel preventivo, inoltre, deve essere indicata la modalità di pagamento con la quale verrà liquidata la vendita del bene: in contanti, tramite bonifico bancario (in quel caso dovranno essere indicate le coordinate dove verrà effettuato l’accredito) o assegno.
Nel preventivo, infine, dovranno essere indicate la quotazione del metallo nel momento in cui viene stipulato il preventivo, la data e l’ora in cui viene emesso e l’informativa sulla privacy. Un documento di fondamentale importanza, che consente di comprendere anche la serietà dell’esercente col quale stiamo intavolando la trattativa per la vendita dell’oggetto.
Un altro ottimo spunto, infine, arriva anche dal web. Le recensioni presenti sul web possono essere, in alcuni casi, un feedback estremamente efficace per comprendere la bontà e serietà di un compro oro, la cui affidabilità può essere riscontrata, qualora fosse presente in un quartiere densamente popolato, anche col semplice “passaparola”.